mercoledì 29 novembre 2006

Piano di Info-Comunicazione

Presentazione del caso aziendale
“Centrale del latte di Salerno”
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Pubblicato dal Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche dell'Università degli studi di Salerno nella raccolta Quaderni in "Lo strano mestiere di "vendere" notizie. Tracce sparse di news marketing " n° 19, 2006 (CLICCA QUI PER SCARICARE IL FILE) .
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La Centrale del latte di Salerno, a differenza di quanto possa indurre a immaginare la popolarità del suo marchio e del suo nome, è, con i suoi 49 dipendenti, una delle tante piccole e medie imprese che hanno fatto la storia dell’economia salernitana.
Nata nel 1928, è presente ormai da quasi ottant’anni sul mercato locale, vantando una leadership indiscussa in termini di qualità controllata e certificata dei prodotti e dei processi di produzione, ma anche in termini di ampiezza e varietà della gamma.
Parlando, invece, in termini di posizione all’interno del mercato di riferimento, la Centrale del latte si trova a competere, oltre che con marchi diffusi su scala nazionale come Parmalat o Granarolo, solo per citarne alcuni, anche con un marchio campano, Latte Berna, che può contare su una grande fetta di quote di mercato derivanti da un ampio e consolidato bacino di consumatori presenti in tutta la regione, marchio che per questo motivo si configura come il vero market leader, nei confronti del quale la Centrale del latte di Salerno si pone in posizione di challenger, ovvero di sfidante.
La sfida di mercato che vede protagonisti, sul limitato terreno del mercato locale, queste aziende e i loro marchi si realizza sulla base di presupposti strategici antitetici:

- la strategia portata avanti dalla Centrale del latte di Salerno si fonda sul vantaggio competitivo derivante dalla differenziazione e dalla qualità certificata e garantita dell’offerta (premium price);

- la strategia competitiva di marchi come Berna, o come quelli nazionali, si fonda sulla riduzione del prezzo (price competition), che rende i prodotti più appetibili perché alla portata delle tasche di chiunque, soprattutto di chi consuma quotidianamente grandi quantità di latte.

È possibile completare quest’analisi di scenario tracciando un quadro che rispecchia sia l’orizzonte del breve periodo sia le prospettive future, e che vede un mercato come quello del latte sostanzialmente statico (anno dopo anno le sue dimensioni tendono a rimanere costanti, per cui ogni singola azienda per crescere deve cercare di sottrarre quote alla concorrenza) e saturo (non ha più potenzialità di sviluppo perché la penetrazione, ovvero la percentuale del totale di consumatori potenziali raggiunta dal prodotto, ha raggiunto il suo massimo, quindi la sopravvivenza delle aziende è legata alla loro capacità di differenziare i prodotti, lavorare sulla loro qualità o intervenire sul loro prezzo).
Anche un prodotto come il latte ha delle caratteristiche precise, ovvero è un bene di prima necessità (soddisfa, cioè, un bisogno di base) e di largo consumo (è un bene destinato ad un ampio gruppo di consumatori, a basso prezzo e ad alta frequenza d’acquisto), caratteristiche che non lasciano libertà a sufficienza per elaborare campagne di comunicazione innovative e ad alto impatto.
Una questione di fondamentale importanza, alla quale fanno capo sia la pianificazione di marketing che quella di comunicazione, è la progettazione e definizione del target group. Prima di andare ad analizzare quali siano state in tal senso le scelte della Centrale del latte, è necessario precisare che non bisogna assolutamente confondere il target group che risponde all’obiettivo di marketing (detto in parole semplici, i consumatori a cui si vuol vendere il prodotto) con il target group che risponde all’obiettivo di comunicazione (le persone di cui ci si propone di cambiare gli atteggiamenti nei confronti del prodotto). I due gruppi possono a volte coincidere, ma nella maggior parte dei casi il target di comunicazione è molto più ampio del target di marketing, sia perché per raggiungere quelli che si desidera acquistino il prodotto è necessario contattarne molti di più, sia perché è comunque utile creare un alone di favore e di notorietà per il prodotto anche presso un pubblico che non necessariamente diventerà acquirente.
Per quanto riguarda il caso in esame, si verifica una condizione estremamente sfavorevole all’azienda: il target di comunicazione della Centrale è sostanzialmente più ristretto di quello di marketing. Infatti a fronte di un target di marketing potenzialmente estensibile a tutte le fasce di consumatori (bambini, giovani, adulti –in particolare donne- ed anziani; persino gli intolleranti al lattosio, a cui è rivolta la linea Fresco Allegro di prodotti delattosati) grazie alle proprietà intrinseche del latte e alla qualità e varietà dei prodotti offerti, il target di comunicazione è calibrato essenzialmente su un pubblico composto da bambini e, in seconda battuta, da donne.
L’evidenza a sostegno di questa affermazione ci giunge dal fatto che le tattiche comunicative della Centrale del latte di Salerno fanno leva per lo più su forme di comunicazione come la pubblicità commerciale e la promozione delle vendite (operazioni a premi), che si rivolgono ai cosiddetti responsabili degli acquisti (coloro che non necessariamente consumano il prodotto, ma, acquistandolo nei punti vendita, sono fondamentali nello scegliere una marca piuttosto che un’altra) –che nella stragrande maggioranza dei casi sono donne- o la sponsorizzazione ed organizzazione di eventi a beneficio delle scuole elementari, che fanno appello ai bambini nel loro ruolo di consiglieri-decisori (coloro che senza essere direttamente coinvolti nell’acquisto, ma rappresentando però i consumatori finali, con i loro suggerimenti indicano al responsabile degli acquisti quale marca comprare).
Per allargare il target pubblicitario, con lo scopo di raggiungere tutti i consumatori potenziali ed entrare in una fase di espansione del mercato, suggeriamo, come volàno di sviluppo, lo sfruttamento delle ottime capacità di pubbliche relazioni dimostrate dall’azienda nel corso degli anni, attraverso forme di comunicazione alternative che possano sollecitare l’interesse degli opinion leaders e dei mass media.

Ipotesi di piano di info-comunicazione

Un noto paradosso recita pressappoco così: «Se un albero cade in una foresta deserta, fa rumore?».
Mutatis mutandis, anche i responsabili del reparto comunicazione della Centrale del latte di Salerno, allo scopo di migliorare l’efficacia e l’efficienza dei meccanismi comunicativi messi in atto dall’organizzazione, dovrebbero domandarsi: «Se la nostra impresa, il suo marchio, i suoi prodotti e le sue attività non sono sufficientemente pubblicizzati, si riesce comunque ad attirare l’attenzione dei pubblici di riferimento?». La risposta che chiunque darebbe a quest’ultima domanda è “No”.
Il motivo è semplice: il successo di un’impresa e il mantenimento del vantaggio competitivo nel tempo sono legati innanzitutto alle competenze distintive e ai valori guida dell’impresa, al suo modo di operare, alle caratteristiche della sua offerta (elementi, questi, che risultano tutti di alto profilo nel caso della Centrale del latte), ma anche alla capacità dell’impresa stessa di comunicare questi elementi all’esterno, rendendosi quasi trasparente agli occhi dei soggetti che non vivono e non operano al suo interno (siano essi consumatori attuali o potenziali, rivenditori, opinion leaders o l’opinione pubblica in generale) e consentendo loro di avere un’idea, quanto più fedele possibile alla realtà, del valore dell’impresa.
L’attività di comunicazione della Centrale del latte di Salerno, pur potendo fare affidamento su di un valido Ufficio Marketing, non ha ancora raggiunto la piena maturità. Infatti si privilegiano forme di comunicazione tradizionali, più facili da realizzare (in quanto più diffuse nella prassi), ma meno sicure nella qualità e nell’efficacia dell’impatto sui pubblici (dal momento che spesso ricalcano dei cliché comunicativi, invece di cogliere l’identità caratteristica dell’azienda che comunica).
La Centrale del latte, infatti, a tutt’oggi, concentra la maggior parte degli sforzi comunicativi sul fronte del classico advertising (spot televisivi e radiofonici, inserzioni sui quotidiani, cartellonistica ed affissioni – il cui linguaggio, a nostro avviso, andrebbe per giunta aggiornato e arricchito di appeal per le nuove generazioni, seguendo, ad esempio, il modello della campagna collettiva “Got Milk?” dei produttori statunitensi di latte) e dell’organizzazione o sponsorizzazione di eventi (ricorrono annualmente, solo per citarne alcuni più significativi, la manifestazione “I love latte” o i convegni sulla sana alimentazione) tralasciando completamente il sostegno che potrebbe provenire da una parallela attività di “pubbliche relazioni”, e in particolare di relazioni con la stampa in una prospettiva di news-marketing. Un tale tipo di attività, nota anche col nome di publicity o di propaganda, presenta dei risvolti positivi di rilievo non trascurabile:

- è a costo zero, in quanto è una forma di comunicazione mediatica costituita da qualsiasi forma di notizia o commento editoriale non pagato ma commercialmente rilevante, il cui contenuto, definito dagli opinion leaders (giornalisti), riguarda idee, prodotti, eventi o istituzioni;

- possiede un elevato grado di credibilità, in quanto il messaggio veicolato non è elaborato e gestito dall’azienda in un apposito spazio acquistato, come avviene per la pubblicità, ma viene filtrato in maniera imparziale dai mezzi di comunicazione di massa.

Se ben gestito, dunque, questo tipo di comunicazione è in grado di raggiungere i pubblici influenti con l’obiettivo di far conoscere l’impresa, di creare goodwill nei suoi confronti e, contemporaneamente, notorietà per i suoi prodotti.
Le linee di intervento che, a seguito di quest’analisi, suggeriamo alla Centrale del latte di Salerno vanno in una direzione che privilegia l’aspetto del news-marketing a supporto di una comunicazione che è gia attiva, sviluppata, nonché caratterizzata da tematiche specifiche e ben riconoscibili. È auspicabile, quindi, la creazione di un Ufficio stampa, che, con la sua attività, mantenga alto il livello di visibilità dell’azienda e stimoli l’attenzione e l’interesse dei giornalisti sui prodotti e sulle iniziative dell’azienda, in particolare attraverso l’emanazione di comunicati stampa mirati, costruiti attorno a specifiche tematiche aziendali che possano sostenere il valore informativo delle notizie e suscitare interesse nel pubblico, a prescindere dalla mera attività promozionale.
Questo upgrade organizzativo non costituirà, per la Centrale del latte di Salerno, chissà quale impresa titanica, dal momento che la logica della qualità è parte integrante dell’azienda, a tutti i livelli della filiera. I contenuti della comunicazione, dunque, non mancano. Occorre solo dar loro una voce.

giovedì 23 novembre 2006

Associazione Salerno Giovani


L'ASSOCIAZIONE SALERNO GIOVANI
nasce nell'estate 2006 con l'obiettivo di rendere Salerno una città a misura di giovani, vitale e dinamica.
Siamo un'associazione che si occupa dell'organizzazione di Eventi Culturali
(ed io, in particolare, sono responsabile del SETTORE MUSICA).
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Nei week-end di Luglio 2006 l'Associazione Salerno Giovani ha organizzato una manifestazione musicale in citta dal nome
"L'Altra Movida"
alla quale hanno partecipato gruppi di musicisti campani.
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Il 23- 24- 25 Settembre 2006, l'Associazione Salerno Giovani ha gestito l'organizzazione de la
"Fiera Della Creatività"
che ha dato la possibilità di far conoscere diverse arti creative
(musica, teatro, writers, poesia, danza, artisti di strada, ecc)

Project Work "CELIAqui"

A cura di Arminante Antonella, De Luca Melania, Gualtieri Teresa.

Questo il logo appositamente creato per realizzare il NOSTRO progetto di e-marketing.


NOME DELL’IMPRESA: CELIAqui – La bottega dei prodotti senza glutine
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MISSION
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CELIAqui è un’azienda distributrice di prodotti alimentari senza glutine nata con l’obiettivo di sviluppare soluzioni ai problemi di natura pratica e psicologica che le persone affette da celiachia incontrano quotidianamente nel rispettare una dieta rigorosamente priva di glutine. Attraverso la Rete offriamo un servizio di distribuzione e consegna a domicilio, su tutto il territorio nazionale, di un’ampia gamma di prodotti di alta qualità ma di difficile reperimento, tutti presenti nel prontuario AIC (Associazione Italiana Celiachia) e quindi autorizzati dal Ministero della Salute.
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Raggiungere i più alti standard di customer satisfaction attraverso un’offerta di prodotti eccellenti per gusto, varietà e sicurezza
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VISION
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In risposta alla crescente incidenza della celiachia in Italia e alla difficoltà di trovare negozi che vendano un vasto assortimento di prodotti inseriti nel prontuario AIC, intendiamo sviluppare capillarmente la nostra presenza sul mercato italiano e potenziare le nostre competenze distintive per garantire al nostro cliente la possibilità di scegliere e non di accontentarsi.
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Migliorare lo stile di vita dei celiaci partendo dall’alimentazione.

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ELEMENTI STRATEGICI DEL PROGETTO
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- Target: Il pubblico a cui ci rivolgiamo è essenzialmente costituito dalle persone affette da celiachia e dalle loro famiglie (ovvero dai genitori in qualità di responsabili degli acquisti, cioè coloro che non necessariamente consumano il prodotto ma lo acquistano per conto dei loro figli affetti da tale patologia). La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente in molti cereali. In Italia l’incidenza di tale intolleranza è stimata in un soggetto ogni 100/150 persone. I celiaci, dunque, sarebbero potenzialmente circa 400.000, ma ne sono stati diagnosticati solo 35.000. Ogni anno vengono effettuate 5.000 nuove diagnosi ed ogni anno nascono 2.800 nuovi celiaci, con un incremento annuo del 9%. La dieta senza glutine è l’unica terapia che garantisce al celiaco un perfetto stato di salute. (Fonte: www.celiachia.it).
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- Posizionamento: Il sito di e-commerce http://www.celiaqui.com/ si colloca all’interno di un mercato che fondamentalmente non offre ai clienti nessuna valida alternativa on line ai retailer tradizionali. Nel caso dei prodotti alimentari per celiaci i principali distributori on land sono le farmacie presso le quali è possibile spendere il buono mensile erogato dalle ASL. Tuttavia le farmacie non possono permettersi di ospitare all’interno dei loro magazzini assortimenti variegati di tali prodotti, per cui il cliente (che è obbligato a spendere il buono mensile interamente presso una sola farmacia) deve accontentarsi delle marche – poche – e dei prodotti – altrettanto poco numerosi – trattati dalla farmacia scelta, senza avere la possibilità di costruirsi una lista della spesa composita. Per quanto riguarda la situazione on line, la maggior parte dei siti che trattano prodotti alimentari per celiaci rimanda, per la vendita, ai propri negozi sparsi sul territorio, oppure, nel caso di siti in cui è prevista l’opzione di e-commerce, si tratta di negozi mono brand. http://www.celiaqui.com/ si presenta on line come sito di e-commerce che offre un catalogo di prodotti multibrand per consentire al cliente di spendere il buono mensile nella massima libertà di scelta.Questa scelta di posizionamento è supportata da una strategia di lock-in, strategia essenzialmente assimilabile a qualunque azione di marketing volta a trattenere il cliente in una relazione con l’impresa finalizzata alla transazione commerciale. Il lock-in impatta di conseguenza sui costi comportamentali del consumatore. Qualora questi abbandoni il sito si trova infatti costretto a rinunciare a elementi e funzionalità che da un lato rendono più veloce l’esperienza di acquisto, e dall’altro spiegano un ventaglio di scelte inimmaginabile per una spesa fatta in farmacia. Le modalità per legare il cliente al nostro sito fanno riferimento a: sconti mirati; programmi fedeltà; customizzazione del percorso di navigazione (interfaccia “MyShop”); offerta di servizi esclusivi. Il lock-in e le annesse azioni di personalizzazione consentono di facilitare la ritenzione dei clienti e di limitare i tassi di churn della clientela, evitando che il cliente passi a un altro retailer o e-tailer nell’operare le transazioni.
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TIPO DI PRESENZA IN RETE
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CELIAqui è un’azienda pure player e come tale opera esclusivamente in Rete, rivolgendosi direttamente al consumatore finale (B2C).
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SCELTE DI LOCATION
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- Livello di sviluppo del sito: Sito interattivo con opzione dell’e-commerce e del servizio post-vendita
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- Tipologia degli infomediari utilizzati: L’infomediazione è l’epicentro della creazione di valore nella Rete di connessioni virtuali che si sostanzia sul mercato. Gli infomediari sono operatori specializzati nella raccolta, selezione, organizzazione ed erogazione delle informazioni; attraverso la loro attività sono in grado di garantire congiuntamente portata (reach), varietà (richness) e capacità relazionale. Per questo motivo è determinante ai fini del conseguimento di un vantaggio competitivo che i contenuti del nostro sito siano presi in considerazione da tali operatori. Ci avvarremo, dunque, di infomediari quali: motori di ricerca (Google) e directories (Virgilio) – strumenti che risultano essere di grande aiuto nel percorso di navigazione per individuare l’offerta informativa che interessa; editori, ovvero siti che offrono informazioni su argomenti specifici (www.celiachia.it).
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SCELTE RELATIVE ALL’ASSORTIMENTO E ALLE VARIABILI MERCEOLOGICHE
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- Assortimento: CELIAqui offre un assortimento di tipo specialista, ovvero una gamma di prodotti poco ampia nel numero di categorie merceologiche ma profonda nel numero delle referenze per ciascuna categoria. Per conoscere nel dettaglio i prodotti inclusi nel nostro catalogo consultare l’Allegato 1.
- Variabili merceologiche: La nostra offerta è costituita esclusivamente da prodotti alimentari di uso quotidiano. Essi sono solitamente definiti come prodotti banali, ovvero “prodotti che il consumatore acquista con frequenza e riducendo al minimo lo sforzo di acquisto e di comparazione” (Kotler 1996). Di conseguenza sembrano essere i prodotti meno adatti ad essere commercializzati on line. Tuttavia, i prodotti alimentari per celiaci possiedono la caratteristica di essere difficilmente reperibili nel mercato locale (sono distribuiti prevalentemente dalle farmacie – e le farmacie non sono presenti in tutti i centri abitati di Italia), il che li rende adatti alla vendita on line. Pertanto, li definiremo come prodotti banali che si prestano alla vendita on line.
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SCELTE RELATIVE AI PROCESSI LOGISTICI
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- Modelli alternativi di consegna: La nostra impresa fa riferimento ad una rete di fornitori ; il cliente invia l’ordine a CELIAqui che lo trasferisce al fornitore. Quest’ultimo invia i prodotti ordinati al nostro deposito e da qui vengono consegnato al cliente. Il modello di consegna da noi implementato è il network–based delivery, un modello innovativo che permette di ridurre al minimo i costi di logistica in uscita e che ben si adatta ad un’impresa di sola distribuzione, qual è appunto CELIAqui.
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SCELTE RELATIVE AD ALTRI SERVIZI
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- Gestione e registrazione degli ordini: La gestione la registrazione degli ordini avverrà attraverso due strumenti: il carrello elettronico e un’interfaccia grafica personalizzata detta “MyShop”.
Il carrello elettronico tiene traccia degli articoli che si selezionano per l’acquisto e permette di controllare cosa contiene, aggiungervi nuovi prodotti o rimuovere quelli che vi sono già. Per ordinare un articolo è sufficiente cliccare sull’immagine o sul nome del prodotto: tutti i dettagli relativi, compresi il prezzo, il codice e altre informazioni, sono memorizzate automaticamente dal sistema. Per procedere al pagamento della merce o dei servizi scelti è sufficiente selezionare un pulsante per concludere la transazione. Una volta indicata la modalità di pagamento, i vari dati saranno elaborati e la procedura d’acquisto sarà conclusa. L’ordine inviato dal cliente sarà accettato solo se l’intera procedura d’ordine sarà stata completata regolarmente e in modo corretto senza alcuna ricezione di messaggi di errore da parte del sito. CELIAqui non inserirà nella spesa prodotti non espressamente richiesti dal Clienti (salvo eventuali iniziative promozionali sul prodotto). Nella sua casella di posta elettronica il cliente riceverà conferma dell’ordine effettuato, con il riepilogo dei prodotti, dei relativi prezzi e delle condizioni generali e particolari applicabili all’ordine stesso.
Con l’interfaccia grafica personalizzata “MyShop” il cliente può salvare le precedenti liste della spesa, memorizzare più di un recapito per la consegna e personalizzare tutte le opzioni relative alla spedizione in modo da ottenere un servizio più rispondente alle sue esigenze e rendere, inoltre, l’esperienza d’acquisto più rapida.
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- Strumenti di e-CRM utilizzati: CELIAqui dispone di FAQ, di una mappa del sito, di un motore di ricerca interno (per individuare con rapidità i prodotti del catalogo o i contenuti del sito che più interessano), di una newsletter (con la cosiddetta funzione di alert, per dare la possibilità al cliente di essere informato tempestivamente su tutte le novità relative al catalogo dei prodotti e alle promozioni in corso, nonché sugli aggiornamenti della sezione convegni, fiere, ristoranti specializzati, ricette personali e regionali), di un’assistenza clienti via e-mail (per rispondere a tutti quei quesiti dei clienti che non abbiano già trovato una risposta nelle FAQ), di un’assistente virtuale e di una guida all’acquisto (che accompagnano l’utente alle prime armi nell’esperienza di shopping e di acquisto) e di un customer database (per conoscere, interpretare e anticipare le esigenze dei consumatori, nonché raggruppare tutte le informazioni su un determinato cliente);
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- Modalità di consegna previste: CELIAqui consegna su tutto il territorio nazionale; il costo della spedizione a domicilio non è compreso nel prezzo dei prodotti. Le spese di spedizione sono fisse. La scelta di stabilire una tariffa indifferenziata forfettaria può permettere di migliorare i risultati delle vendite: i consumatori, infatti, dovendo pagare una certa somma indipendentemente dalla quantità acquistata sono incentivati ad aumentare i volumi d’acquisto, “ammortizzando” così i costi di trasporto.
I prodotti ordinati vengono consegnati in pacchi sigillati nel luogo, nel giorno e nell’orario confermati al momento della registrazione dell’ordine. È possibile per il cliente concordare col corriere orario della consegna e diversi recapiti. Qualora si verifichino disservizi, CELIAqui si assume l’impegno di informare tempestivamente i clienti.
Sistemi di pagamento previsti: CELIAqui offre la possibilità di effettuare pagamenti sia on line che off line. Nel primo caso il pagamento avverrà con carta di credito o carta prepagata, nel secondo mediante bonifico bancario o contrassegno; è prevista inoltre una quota fissa di 3.50 euro per ciascuna spedizione in contrassegno.
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SCELTE DI PRICING
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La più semplice modalità di pricing in Rete è quella dei prezzi stabiliti dall’azienda, senza alcuna forma di coinvolgimento attivo da parte del consumatore finale, che si limita semplicemente ad esprimere o meno il proprio consenso attraverso la decisione o il rifiuto dell’acquisto alle condizioni imposte dal venditore. Per quanto tradizionale e lontano dalle logiche di interattività del Web, anche un simile meccanismo -prevalente nei mercati, come il nostro, in cui il numero degli acquirenti è significativamente superiore rispetto a quello dei rivenditori- presenta alcuni vantaggi, che consitono nei bassi costi di transazione (non essendo necessaria alcuna forma di contrattazione) e nella percezione di equità che ne deriva per l’acquirente, dal momento che tutti i consumatori pagano esattamente lo stesso prezzo per il medesimo prodotto.
In particolare, la scelta di CELIAqui ricade su un metodo di pricing stabilito direttamente dall’azienda detto bundling. Esso è caratterizzato dalla creazione di pacchetti di offerta articolati, finalizzati al soddisfacimento di grappoli di bisogni complessi, che richiedono al consumatore il pagamento di un prezzo complessivo per la fruizione del bundle di prodotti e servizi messo a punto da un unico fornitore nell’ambito della catena del valore virtuale. Il prezzo di un pacchetto è generalmente inferiore a quello della somma delle parti che lo compongono e l’integrazione di più prodotti all’interno di un unico bundle permette la vendita anche alla frazione di acquirenti che non sarebbero disposti ad acquistare alcuni dei prodotti inclusi a prezzo pieno. Essenziale è, in questo caso, non offrire sconti su prodotti che i consumatori acquisterebbero comunque.
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SCELTE DI COMUNICAZIONE
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Per illustrare le scelte di comunicazione della nostra azienda ricorreremo alla schematizzazione concettuale espressa nella ruota del communication mix, schema elaborato per mostrare le combinazioni di aree, forme, mezzi e veicoli attivabili da un’azienda nella sua attività di comunicazione.
Per quanto riguarda le aree, in questa sede ci occuperemo esclusivamente della comunicazione di marketing, quella cioè che ha per oggetto il prodotto e per destinatario il cliente.
Per quanto riguarda le forme, CELIAqui ha scelto di praticare:
- e-advertising à Above the Web : Keyword advertising;
Below the Web: e-mail
- promozioni on line sul prodotto (3x2; sconti, consegne gratuite per chi acquista con una data frequenza)
- e-merchandising
Si spera di poter essere oggetto anche di passaparola telematico spontaneo, dal momento che CELIAqui è uno dei pochissimi siti di e-commerce che commercializza prodotti per celiaci.
Il mezzo attivato è, ovviamente, Internet.
I veicoli attraverso cui si vogliono realizzare le forme di comunicazione sopra elencate sono i seguenti:
- motori di ricerca (Google)
- sito web (www.celiaqui.com)
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POLITICA DI SICUREZZA E PRIVACY
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Al fine di garantire elevati livelli di sicurezza e ridurre il rischio percepito, CELIAqui ricorre, per le transazioni eseguite con carta di credito, al protocollo SET (Secure Eletronic Transaction).
CELIAqui procederà al trattamento dei dati personali del cliente nel rispetto delle normative vigenti in materia di privacy.

mercoledì 22 novembre 2006

La mia tesi...

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"Musical... mente"
POLISEMIA DELLA MUSICA IN PUBBLICITA'
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L'obiettivo della mia tesi è stato quello di raccontare, in modo creativo ed originale, il ruolo della musica nella vita di tutti i giorni, nelle tecnologie dei new media e, soprattutto, nella comunicazione pubblicitaria.
Mi sono maggiormente soffermata sugli aspetti SEMIOTICI (di senso) dell'utilizzo della musica negli spot pubblicitari, e non solo sull'aspetto evocativo che la musica determina sul consumatore del prodotto pubblicizzato.
La mia analisi vuole mettere in evidenza la funzione polisemica (che ha cioè più di un significato) della musica e porre l'attenzione sulla sua capacità primaria, innata e naturale, di generare emozioni e creare significati!
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LO SPOT
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“Levi’s Engineered jeans - libertà di movimento” è uno spot suggestivo, una pubblicità emozionante che tende ad esaltare più lo spessore contenutistico della metafora sulla quale è costruita, piuttosto che il fine promozionale per il quale è stato concepito.
Nessuna voce narrante spiega le immagini o parla del prodotto: il potere narrativo è conferito principalmente al visivo, alle immagini.
Lo spot ha ottenuto, oltre al largo consenso di pubblico, anche un importante riconoscimento nel galà di premiazione del “Mezzo minuto d’oro” (secondo classificato nell’anno 2002).
L’aspetto più significativo di questo filmato pubblicitario non riguarda tanto le questioni di carattere tecnico, quanto piuttosto le scelte narrative.
La versione lunga dello spot può essere divisa in tre macro-sequenze.
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La prima macro-sequenza comincia con un ragazzo che apre una porta, indietreggia, si ferma un attimo e poi inizia a correre e a spaccare tutti i muri che trova sul suo cammino.
Durante la corsa del ragazzo appare sulla scena una ragazza che, anche lei, si lancia contro i muri e li attraversa.
I protagonisti corrono su due percorsi diversi e, forse, ancora non sanno di essere in due.
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La seconda macro-sequenza ci mostra i due protagonisti nella stessa stanza.
I ragazzi si sono accorti di non essere soli a correre, adesso camminano, lentamente, e si guardano.
I volti dei due sono tesi, i ragazzi non si sorridono, si guardano intensamente per qualche momento e poi, ricominciano a correre.
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La terza macro-sequenza si apre con un ennesimo muro che si rompe, questa volta il muro è quello di un edificio: i ragazzi adesso si trovano all’esterno.
Corrono sugli alberi, accelerano la loro corsa come in volata finale verso un traguardo.
Un ultimo balzo e, dopo i muri e gli alberi, adesso si trovano nell’atmosfera, stanno continuando a correre nello spazio infinito, in assenza di gravità.
Lo spot si arresta, ma i due ragazzi no, sono ancora in movimento e la loro corsa non è ancora finita..!
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Quale esempio migliore di questo, di uno spot che non “dice niente”, ma che si basa esclusivamente sull’effetto evocativo delle immagini, per capire e analizzare il ruolo della banda sonora di uno spot pubblicitario?
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I TOPIC
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Lo spot è completamente incentrato sulla corsa e sul movimento senza costrizioni.
Ma per quale motivo i due ragazzi corrono?
Si corre per raggiungere qualcuno o qualcosa,
ma anche per fuggire da qualcuno o da qualcosa;
spesso si corre per divertimento,
ma ancora più sovente per competizione;
si corre per scaricare la tensione,
o anche per esprimere rabbia e dissenso.
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I TOPIC (filoni interpretativi) della corsa sono molteplici e tutti plausibili.
Allo spot senza musica sono state date molteplici interpretazioni, ma come si può indirizzare lo spettatore verso una piuttosto che un’altra? L’esperimento di montaggio che ho realizzato ha lo scopo di dimostrare come melodie diverse, montate su uno stesso visivo, riescano ad indirizzare la nostra interpretazione verso un topic piuttosto che un altro.
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Interpretazione della Versione Originale
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Spot Originale - “Sarabande” di Haendel
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Il topic utilizzato dalla Levi’s nella versione originale dello spot è quello della Complicità amorosa: i due ragazzi sono due fidanzati, la metafora soggiacente è quella del rapporto amoroso che si evolve drammaticamente in un’irrazionale corsa verso il nulla, e quindi verso il sacro. È l’amore che si svela in tutta la sua dirompente forza anarchica, che spinge dall’interno e che fa mettere in discussione addirittura le leggi della fisica (spaccare i muri, correre sui tronchi degli alberi, fluttuare nello spazio). I volti dei protagonisti esaltano il senso della passione e il desiderio di spingersi insieme al proprio compagno/a oltre le soglie del possibile.
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Interpretazione della Fuga.
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Spot Fuga - V Sinfonia di Beethoven
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Approfittando della portata comunicativa e dalla fama di tale pezzo, si cerca, in questa versione, di rendere il senso d’inquietudine e di sospensione, creando l’attesa del “ ta ta ta taa, ta ta ta taa”. Attesa si risolve in due momenti dello spot (quando lei e lui si guardano e nel finale).
L’emozione suggerita è quella della paura, dell’incertezza e dell’ignoto.
Le note e le scale armoniche, nonché l’attesa del momento topico della sinfonia, riescono a creare l’effetto di tensione e paura cercato.

Seguendo il topic della Fuga, i due protagonisti ci apparirebbero inquieti, tormentati, spaventati. Lui corre rabbiosamente, lei urla. S’incontrano e si guardano, e poi ricominciano a fuggire.
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Interpretazione della Vitalità
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Spot Vitalità - “Objection” di Shakira
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Il ritmo incalzante, dinamico e continuo accompagna i ragazzi dal primo scatto all’ultimo salto. La musica è fresca e allegra e il sincronismo con le immagini dà alla corsa un senso divertito; la competizione non è negativa. I due sono giovani e scattanti, e corrono perché hanno la forza e la vitalità per farlo. Un grido finale, allegro e sincronico, chiude le immagini e lo spot.
Il senso di vitalità è reso dall’andatura melodica e ritmica del pezzo che trasmette sensazioni d’allegria e movimento.
Se seguiamo il topic della Vitalità, i giovani sembrano correre per mettersi alla prova;
sono dinamici ed ambiziosi, osano, riescono a compiere azioni e a realizzare progetti apparentemente impossibili (hanno il coraggio di andare contro i muri e la forza per abbatterli, non aggirarli), sono in continuo movimento, non si accontentano, cercano nuovi stimoli, continuano a correre anche quando arrivano nello spazio (il volo nell’infinito non è un punto d’arrivo, non è la meta, non è il fine, non è il traguardo, ma è un nuovo inizio).
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Interpretazione della Competizione
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Spot Competizione - “Bring me to life” di Evanescence
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Il pezzo degli Evanescence è molto ritmato ed è cantato a due voci: un uomo ed una donna si alternano nel brano musicale come nello spot. La voce della donna è più alta, urlata; la voce dell’uomo è decisa e più grave. Lo scontro delle voci è lo stesso delle immagini e del topic. Il finale dello spot è affidato a note d’intensità più bassa che si ripetono, e che lasciano immaginare che la corsa non sia ancora finita.
In questo caso è il riferimento iconico ad essere determinante. La voce femminile che urla s’alterna alla voce maschile che risponde. In questo caso è l’influenza del codice sotteso al genere “rock” che media e orienta l’interpretazione.

Seguendo questo filone interpretativo i due protagonisti esprimono il tragico confronto di due personalità. Un uomo ed una donna in una sfida all’ultimo salto, in lotta per emergere, in corsa folle per raggiungere, prima dell’avversario, l’obiettivo, la meta.
Il fatto che siano un ragazzo ed una ragazza potrebbe far pensare alla sfida di due mondi (quello maschile e quello femminile): le donne non vogliono sentirsi inferiori agli uomini, e gli uomini non ci stanno a “cedere il passo” alle donne. Lei è spinta dalla rabbia e urla, lui dall’orgoglio ed incalza determinato: voglia di rivalsa da un lato e orgoglio maschile dall’altro, spingono i due a correre e a cercare di battere l’avversario. Non c’è un reale vincitore, lo spot termina quando i due ragazzi sono testa a testa e ancora in corsa.
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Interpretazione Tappeto Sonoro
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Spot Svago - Chillout - Amnesty International Cd1 traccia n°2
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La musica è ritmata e sincronica con l’abbattimento dei muri ma, in ogni caso, la melodia esprime tranquillità. È una musica che non distoglie l’attenzione dalle immagini ma che le accompagna, creando un clima di distensione dall’inizio fino alla fine. Il mantenimento della melodia e del ritmo creano una sensazione di serenità.

Il topic del Tappeto Sonoro ci fa pensare che spesso, chi corre, lo fa per distrarsi, per evadere dalla realtà di tutti i giorni, per “staccare la spina” con il quotidiano e stare un po’ con se stesso (magari a riflettere e a pensare); chi corre lo fa spesso per sentirsi libero.
I due ragazzi diventano, allora due persone qualunque, due persone “normali” che corrono e si sentono bene, si stancano e urlano, ma continuano a correre e si sentono liberi (il salto nell’universo potrebbe rappresentare, in questo caso, il raggiungimento della serenità cercata).
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Interpretazione Ribellione
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Spot Ribellione - When I'm Gone dei 3 Doors Down
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La musica scelta è una musica rock, che scandisce la corsa dei due, che rallenta quando i due ragazzi si guardano e ricomincia con vigore e ritmo nell’abbattimento del muro dell’edificio esterno. Fino alla fine dello spot, anche quando le note si distendono leggermente, la musica ed il ritmo continuano ad accompagnare il movimento dei due protagonisti.
Il codice generale che media l’interpretazione è il genere rock, che collega il ritmo e la melodia (caratterizzati dal volume alto delle chitarre elettriche e della batteria e da note urlate e ripetute), al topic della ribellione e della protesta giovanile.
Secondo questa linea interpretativa il sentimento che emerge è quello della rabbia e il topic quello della Ribellione. La corsa simboleggia così il rifiuto della società, il tentativo di liberarsi dalle costrizioni del tempo. I due protagonisti sono due giovani del ventunesimo secolo, che hanno voglia di rivalsa, che desiderano superare le imposizioni del sistema (i muri e la gravità) e che vogliono sentirsi liberi (il tema dello spot è un inno alla libertà ed al “movimento senza costrizioni”). I loro volti sono rabbiosi e, anche se non esprimono odio o fattori di negatività, trasmettono risentimento e insoddisfazione.
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Interpretazione della Complicità Amorosa
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Spot Complicità amorosa - “Una musica brutal” dei Gotan Project
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La canzone è un tango, sincronico con lo scatto iniziale e con i muri che si spaccano. La sensualità propria del tango fa emergere quella sottesa allo spot: una voce che canta note, e non parole, accompagna la corsa dei ragazzi e regala ai loro sguardi (freddi e duri), un pizzico di complicità e passione. Lo spot termina con note ripetute che ricordano i battiti di un cuore innamorato.
L’interpretazione, in questo caso, è orientata verso questo topic grazie soprattutto all’utilizzo del genere musicale tango (riconoscibile come melodia dell’amore e della passione).
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IL POTERE DELLA BANDA SONORA
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Come si può capire qual è la giusta linea interpretativa tra le tante descritte? Come riuscire a determinare se i due ragazzi stanno correndo verso l’amore o stanno fuggendo, se si stanno divertendo o sono tra loro in competizione, se si stanno prendendo un momento di svago o se invece sono arrabbiati? Lo spot non ci offre un contesto preciso nel quale inquadrare i due giovani, ma la banda sonora può aiutarci a risolvere l’ambiguità interpretativa del visivo.
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Perché la musica ha questo potere?
Gli studiosi d’estetica musicale, i neuroscienziati, gli psicologi ed i sociologi, nonché i terapisti ed i medici, sono concordi nell’affermare che determinati suoni, determinati accordi, determinati ritmi e melodie influenzino la nostra percezione e stimolino emozioni.
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La spiegazione scientifica risiede nel funzionamento del nostro cervello e nei processi di decodifica dei suoni: quando il nostro sistema centrale riceve, ad esempio, vibrazioni di violini e archi a bassa intensità, suoni lenti e melodiosi, “ordina” ai nostri muscoli di rilassarsi provocando in noi sensazioni di tranquillità e rilassamento; quando il nostro cervello decodifica vibrazioni molto basse, melodie molto ritmate (batterie e strumenti a percussione) e volumi molto alti “ordina” al cuore di battere più velocemente e alle mani, alle dita e ai piedi di muoversi “a tempo”.
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La spiegazione dalla capacità della musica di stimolare emozioni, deriva da meccanismi d’ordine psicologico, sociale e contestuale (per i quali una musica fa ricordare persone, riporta alla mente momenti di vita vissuta e riattiva sensazioni) che fanno provare gioia o tristezza, serenità o ansia, vitalità o tranquillità.
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Inoltre, per il concetto di competenza musicale diffusa (che si possiede pur non essendo musicisti o esperti del settore), tutti riescono facilmente a “sentire” una sinfonia di musica classica come qualcosa d’antico e di colto, ad associare le sonorità di una musica rock alla ribellione giovanile, a collegare un sassofono ed una melodia jazz all’immagine dei neri d’America, ad immaginare, sentendo una musica ritmata e allegra, i balli di gruppo dell’estate in spiaggia.
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sabato 18 novembre 2006

Fiori...


Una delle mie passioni...
la FOTOGRAFIA
Ecco alcune foto fatte ad un meraviglioso bouquet che mi è stato regalato...
Non avevo mai ricevuto fiori tanto belli...























Fotoritocco sul floreale!

E' davvero un sacrilegio modificare i colori di queste foto ma...

la bellezza dei fiori risalta ancor meglio...

se la si ammira su uno sfondo bianco e nero!

Esperimenti di fotoritocco...












venerdì 17 novembre 2006

I miei perché...


Un blog per raccontare...
ciò che faccio,
ciò che amo,
ciò che sono,
ciò che vorrei diventare!
...
Un blog per le emozioni dei miei 24 anni...
un blog per descrivere le paure di una 24enne!
...
Un blog per riflettere sulla vita...
un blog per vivere saggiamente!
...
Un blog per coltivare le mie passioni...
un blog per appassionarmi alla vita!
...
Un blog per condividere idee...
un blog arricchito di condivisione!
...
Un blog dove urlare la mia gioia...
un blog per sussurrare la mia tristezza!